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COVER 001 - 01/O4/2022

IL GROSSO, COMUNQUE SIA, SEMBRA AVERLO FATTO LA FOTOCOPIATRICE

L'INTERVISTA ESCLUSIVA ALL'AUTORE DEL "DIARIO DI FUMO"
di FRANK RUGEA
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Arrivato a lavoro, una mattina di Marzo, mi sono ritrovato sulla scrivania questo libretto.

Il capo redattore mi spiega che non ci sono storie da fare, l'affare piace al Boss quindi, al massimo, chiedere quanto alto saltare; finisce l'Iqos e svanisce lentamente come l'odore di una scorreggia.

Qui a Boliervaz se è rimasta una cosa è la tradizione, di cosa non si sa. 

Guardo la copertina, la giro e sul retro scopro che non solo al Boss piace il lavoro ma è anche tra i produttori.

Capisco che l'unico modo per dire quello che penso è farlo dire a qualcun altro e cerco il numero di telefono dell'autore.

Anche se avrei potuto chiederlo semplicemente in redazione lo trovo dopo qualche peripezia grazie ad Elisa, la SMM di SantaValvola (etichetta musicale indipendente di Prato che insieme a Boliervaz ha prodotto questo libretto di cui devo scrivere). La professionalità estrema che ho acquisito mi salva dal chiederle cosa c'entri un'etichetta musicale con quella che sembra una raccolta di ritagli, fumetti e fotocopie; la ringrazio per le informazioni e il numero di telefono, la saluto e dopo aver riattaccato valuto l'idea di aprire il libretto, dopo averlo sfogliato con l'attenzione che si da alla pubblicità di un kebabbaro.

"Diario di fumo" - intro - archivio Boliervaz 2022

Mi trovo davanti questa pagina, sorvolo immediatamente sul fatto che il lavoro sia stato inserito nella sezione "AudioLimbo" senza la mia autorizzazione, [Frank Rugea è ideatore e curatore della sezione "AudioLimbo" di Boliervaz n.d.r] a lato della freccia si trova un codice QR, qui oscurato per questioni di royalty, che porta ad un liktree relativo ad un album di 9 tracce. Do un'ascoltata veloce, skippo tra gli add e tutto è più chiaro: il libretto al suo interno ha i testi di questo disco, mi viene in mente "Hanno ucciso l'uomo ragno" degli 883, sorrido stretto e scuoto la testa. Ora ho voglia io di fumare, altro che diario. Cerco il vinile dei Visitors, metto Peggie e dipingo l'aria; quando finisce chiamo. Mentre ascolto penso agli Psychic TV, a quel cane che ringhia, finito il pezzo prendo il telefono e chiamo.

(Di seguito la conversazione, quello in nero contrassegnato con il simbolo "$" sono io. In prima pagina c'è scritto che ho incontrato l'autore ma actually ci siamo solo sentiti per telefono)

§ Pronto?

$ Pronto, sì, ciao sono Frank Rugea di Boliervaz, ho avuto il tuo numero da Elisa di SantaValvola, ti chiamavo per sapere se potevamo fare due chiacchere a proposito del tuo lavoro "Diario di fumo"..hai qualche minuto?

§ Ciao, piacere di conoscerti Frank, certamente!

$ Bene, vado subito al sodo: sai che Red Vinyle, in anni ormai lontani, ha fatto una cosa che si chiama "Esercizio di critica totale"?

§ Non ho capito bene, parli del vinile?

$ No, no, non il vinile: Red Vinyle.

§ Non ho capito..

$ In pratica creò il cliche di una recensione di un album attraverso ritagli di altre recensioni lasciando un campo libero per il nome del gruppo o artista.

§ Ah! Forte!

$ Sì, pensi che potrei fare lo stesso con il "Diario di fumo"?

§ Penso che il "Diario di fumo" sia fatto di ritagli quindi fai pure.

$ Ok, allora per quanto riguarda la recensione siamo d'accordo?

§ Direi di sì..

$ Sto scherzando, stavo cercando di rompere il ghiaccio.

§ Ah, ok.. 

$ Le sonorità ricordano molto gli anni novanta, tutto  molto in linea al reboot grunge degli ultimi tempi. Qualche anno fa lo si sarebbe potuto definire quasi come album di genere ma oggi sembra che questo lavoro, più che prendere parte ad una corrente la voglia prendere e basta.. come se il bambino di Nevermind fosse saltato fuori dalla piscina per prendere quel dollaro quando ancora era nelle tasche del fotografo.

§ Magari invece che un dollaro ne avrebbe trovati cento o venti, resta il fatto che tra uno, cento e venti dollari non ci corre niente se il tuo interesse è giocarci in quanto pezzi di carta colorata.

$ Ok! Duro e puro direi, per scelta o per necessità?

§ Mi piacerebbe risponderti per indole ma confermerei solo il fronte della durezza, compenso sul versante della purezza dicendoti che il disco è suonato così perché con Robert e Daniele condividiamo questa attitudine direi: per passione, per ascolti e per le band con cui abbiamo suonato. Batteria, basso e chitarra sono stati la forma in cui potevamo riversare questo lavoro; non sarebbe potuto essere altrimenti.

$ Quindi di necessità virtù?

§ Sì, in tutti i sensi: anche quello sarcastico.

$ Perché hai detto "riversare"?

§ Perché il disco l'ho scritto sei anni fa, in un'altra forma che potrebbe essere definita come "elettro-casalinga", e l'ho parcheggiato in un soundcloud; c'è scritto nei crediti ma forse è spiegato male. Due anni fa Daniele e Robert mi hanno chiesto se avevo dei pezzi da suonare insieme e gli ho proposto il "Diario". Non li ringrazierò mai abbastanza.

$ Perchè?

§ Facciamo che in pieno lockdown hanno dato dei calci alla porta di un lockdown personale, sono rimasto chiuso come tutti ma ho trovato una maniglia.

$ L'hai aperta quella porta? 

§ Sì.

$ E dove ti ha portato?

§ Nei disegni.

$ Giusto, abbiamo parlato fino ad ora di un disco ma in realtà "Diario di fumo" è un libretto o comunque c'è un libretto con i testi e dei disegni: o insomma quello che viene venduto è quello no? quindi un libretto con i testi di un disco che non è compreso nel supporto ma che si trova grazie ad un QR. Giusto?

§ Quando abbiamo imparato a suonare tutte le canzoni abbiamo deciso di registrarle. Ci trovavamo solo per suonare, non con l'intento di preparare un disco. Una volta registrato ci siamo chiesti quale fosse una forma per documentare con poche copie il lavoro, pensavamo ad una musicassetta. Per la copertina della cassetta avevo pensato a dei disegni, anche per i testi. Lo spazio della copertina di una cassetta era troppo poco e Daniele e Robert mi hanno detto che avremmo potuto allegare un pamphlet alla cassetta con i testi. Mi sono messo a disegnare e da un paio di disegni ho fatto quaranta tavole, abbiamo deciso che il libretto che ne era uscito sarebbe stato il supporto, eliminando la cassetta e lasciando che un QR stampato nella prima pagina facesse da tramite al disco. 

$ Il libretto, per quanto rilegato e curato risulta grezzo, a tratti elementare. L'abito in questo caso fa il monaco?

§ Se penso a un diario mi viene in mente qualcosa che ha un buon involucro, anche bello da vedere, con un interno che può anche essere l'opposto. Per quanto riguarda la forma del "Diario" devo ringraziare Ilio e Alida, i tipografi che se ne sono occupati. Per l'interno invece voglio e devo ringraziare tanto la mia stampante/scanner; ha iniziato una sorta di suo percorso quando ho iniziato a disegnare che l'ha portata a creare cose incredibili secondo me, per poi smettere di funzionare all'ultima stampa dell'ultima pagina del "Diario". Da lì in poi non ha più stampato il nero: stampa solo colori.

Prove e ritagli "Diario di Fumo" (1)
Prove e ritaglia "Diario di fumo" - archivio Boliervaz 2022

(Prove e ritagli di immagini del "Diario di Fumo" - Archivio Boliervaz 2022)

$ Da come dici il grosso, comunque sia, sembra averlo fatto la fotocopiatrice. Fortuna travestita da ready-made. Una cosa really post modern, come i soli di chitarra. Ne ho sentiti anche nel disco..

§ Di solo di chitarra, se così si può definirlo, ce n'è uno, scusa se ti correggo. L'altro è un solo di voce.

$ Ah sì giusto scusa, è Serena Altavilla, davvero impressionante.. che canta anche in un altro pezzo che è.. ah, ecco sì " In fondo al mare ".. che sembra la ballata del disco, no? Hai scritto qualcosa che potesse essere più orecchiabile no?

§ Stare vicino a Serena quando canta è un'esperienza incredibile. Definirla in qualche modo offrirebbe un panorama privato di ciò che lo rende sconfinato. Per quanto riguarda la scrittura di "In fondo al mare" posso dire che l'ho scritta sì pensandola ma sei anni fa. Non sapevo e non pensavo che un giorno l'avrebbe cantata con me. Per quello che riguarda la ballata può essere, per me è un momento in profondità del racconto.

$ Ahahahahaha, scusa hai detto "un momento" e mi è venuto in mente il Piccolo Diavolo, quella cosa di "quanto può durare un momento?" durante la confessione.. non devo fumare prima delle interviste. Ok, scusa.. ahahah.. ma sai con il "Diario di fumo" gpfgAhahaahahah!!! ahahahah!!

§ Eh, appunto..

$ Ahah, scusa, ti sei risentito?

§ No

$ Un pochino sì dai..

§ Più che risentito mi viene da dirti che se prima di chiamarmi tu avessi letto e ascoltato, non dico tutto, ma giusto la prima traccia avresti capito che il fumare qualcosa c'entra con quel libretto su cui mi hai finora intervistato. Che poi possa essere la metafora di un viaggio o un percorso su qualunque cosa quello è tutto da vedere, come il fatto che possa essere visto solo come un libretto di testi con dei disegni, che sia pieno di disegni fatti da una mano ignorante, che non sia niente di che, che sia retrò nel gusto sonoro e naif nella produzione, che sappia di cosa vegliarda tirata a lucido, che per i tempi che un critico ha per forza deve fare veloce ok, mi sta bene tutto. Ma la prima traccia.. che cazzo..

$ Quella del cane, ah giusto. Ah, ok ti hanno trovato con dell'erba.. ah, cazzo. Bad trip, mi dispiace.

§ Sì ma vai tranquillo, non mi interessa parlare di questo..

$ Nemmeno a me, la verità esce meglio da sola che tirata fuori. Se non hai qualcosa da aggiungere Ti ringrazio per il tempo che abbiamo trascorso insieme e merda merda merda per il tuo lavoro. Grazie e buo..

§ Una cosa da dire ce l'ho, ti volevo dire caro Frank che ti seguo da quando hai fatto quella cover di Astronomy Domine con gli Stoner Kebab, riuscita gran bene devo dire.. ma ho sempre un po' pensato che solo qualcuno con una certa presunzione avrebbe fatto la cover in italiano di un pezzo di Syd Barrett e avevo ragione.

$ Al solito non esiste cattiva pubblicità. A presto!

§ Ciao.

"Diario di fumo" - 2 tavole originali - archivio Boliervaz 2022

(2 tavole originali del "Diario di fumo" - archivio Boliervaz 2022)

Come pensavo per dire quello che volevo dire ci voleva di farlo dire a qualcun altro. Pratically è come se l'autore del diario leggesse il suo diario come se fosse di qualcun altro. Lì ci cammina, nuovo e non di nuovo. Non si trova ma si cerca.. ..ha detto che è arrivato ai disegni da quella porta, chissà che vuol dire di preciso. Ora vado a letto e ripenso a quei 22 minuti e qualcosa, non quelli dell'intervista, quella è durata molto meno, ma quelli che dura il "Diario di fumo" che ho guardato/ascoltato/letto subito dopo. Avrei dovuto farlo prima ma non sarebbe andata com'è andata, sono contento.

Forse fuori c'è chi ringhia molto più forte del cane del pezzo degli Psychic Tv.

 

 

                                                                                                Il vostro Frank Rugea 

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